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Consulenza, comunicazione ed empatia

Se provassi per gioco a determinare un valore che identifica l’immagine della nostra agenzia agli occhi dei nostri clienti, credo di potermi sbilanciare confermando che quello che ci rende unici ed individuabili sia la nostra empatia. La nostra agenzia riesce, senza particolari sforzi né artificiosità, ad entrare in simbiosi con i business dei nostri partner, ad esserne partecipi, a cucire una relazione sana e pura capace di aggiungere valore alle professionalità, alle puntualità, alle creatività. Ci identifichiamo negli obiettivi e nelle strategie, negli approcci e nei valori: diventiamo i nostri clienti.

Questo non è necessariamente un pregio, può avere le sue ripercussioni negative, ma evidentemente il sistema genuino attraverso il quale nascono, si rafforzano e si sviluppano le nostre relazioni, mediante il quale partecipiamo alla crescita - non solo comunicativa - dei clienti con i quali scegliamo di percorrere strade comuni, ci rende diversi dalle altre agenzie e, per fortuna nostra e dei nostri clienti, migliori.

Agire in maniera empatica ci avvantaggia nella comprensione delle esigenze, ci aiuta a trovare le risposte e a costruire insieme le soluzioni. Ci stimola a rafforzare i nostri rapporti e a credere nello sviluppo dell’identità e soprattutto degli affari delle aziende che ci affiancano.

Lavorare spalla a spalla, come fossimo in-house, con i coordinatori marketing, con i responsabili IT o direttamente con le Proprietà, condividendo le fondamenta di qualsiasi operazione comunicativa o di sviluppo software, ci trasforma nel reparto aziendale per gli ambiti che ci competono.

Riuscire ad interpretare le sensibilità del lavoro dei nostri Clienti non ci rende i più competenti o più efficienti, a migliorare le nostre prerogative ci pensiamo noi: consulenza anzitutto, poi copywriting, social media, web developing, design. Siamo un’agenzia di comunicazione, il nostro lavoro è questo. Se siamo bravi o meno lo lasciano giudicare ad altri.

Noi ci limitiamo solo a cogliere le sfumature delle realtà che si fidano di noi, vivendole.