Mentalità scientifica
[…] educazione scientifica non significa solo fornire contenuti nozionistici, ma dovrebbe soprattutto significare insegnamento del metodo scientifico e sviluppo di una mentalità scientifica. In questo senso dunque l’insegnamento delle scienze va inteso come uno straordinario strumento di educazione civica.
Il metodo scientifico consiste innanzi tutto nel prendere atto dei fatti, umilmente e senza alcun pregiudizio ideologico. E anche se i fatti possono contrastare con le nostre idee pregresse, sono queste ultime a dover essere messe in discussione, non i fatti. Appare evidente che questa abitudine mentale dovrebbe essere alla base anche di ogni rapporto sociale. Se ci pensiamo un attimo, tutte le grandi tragedie sociali (guerre, razzismo, sfruttamento dei popoli, ecc.) derivano proprio da una mancata accettazione dei fatti e da un predominio assoluto di pregiudizi, privi di ogni evidenza fattuale. Purtroppo la manipolazione e, nei casi più gravi, la falsificazione dei fatti sono all’ordine del giorno in ambito politico. E la situazione è particolarmente grave nel nostro paese. Se vi fosse maggiore diffusione della mentalità scientifica, sicuramente sarebbe molto più difficile per chi detiene il potere manipolare i fatti e la loro percezione da parte dei cittadini.
Altre fondamentali caratteristiche della scienza sono il rifiuto di ogni principio di autorità, la libera circolazione delle idee, la disponibilità al confronto e all’accettazione delle critiche. […]
La cultura scientifica è inoltre accessibile a chiunque, purché disposto ad affrontare l’impegno necessario per acquisirla. […]
Infine, un’ulteriore caratteristica della scienza è la sua straordinaria capacità autocorrettiva che ne determina una continua evoluzione.
La scienza come educazione civica. Idee per l’approccio al metodo scientifico e al senso critico in ambito educativo. Un vecchio ma attualissimo articolo pubblicato su un numero di Query del 2012 e poi sul sito del CICAP.