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Musk per Mastodon

L’ennesima, incredibile e sconsiderata decisione di Musk sul cambiare le carte in tavola agli sviluppatori che per anni hanno lavorato con le API di Twitter, bloccando applicazioni efficienti e con più personalizzazioni e integrazioni di quella ufficiale, rischia di trasformarsi in un nuovo boomerang per il social network.

Ho il sentore che entro breve Mastodon riceverà un ulteriore boost di visibilità grazie ai client terzi per Twitter che non lo sono più.

La pagina memoriale pubblicata da Tapbots, società texana che ha sviluppato Tweetbot, apprezzato client per dispositivi Apple, è significativa: dopo 10 anni di lavoro sfrutteranno tutta l’esperienza, la tecnica, la conoscenza funzionale ed estetica per migliorare fruizione e gestione di Mastodon attraverso un nuovo client per iOS in lavorazione, Ivory.

Aggiungono:

Ci auguriamo che ti unirai a noi in questo viaggio per contribuire al successo di Mastodon.

È certamente un velato incentivo commerciale, mi pare naturale, ma è un atteggiamento che diventerà una mantra per parecchi utenti; tendendo presente, inoltre, che alla nuova app Tapbots stava lavorando già prima della nota di Twitter, immagino l’invito come sentito e concreto.

Quelle che vengono raccontate come “difficoltà” nell’avvicinarsi a Mastodon (scegliere un’istanza e fare la prima selezione di contatti) sono attività sempre più familiari per molti utenti, e giacché altri sviluppatori stanno lavorando a client per Mastodon1 e che il loro lavoro agevolerà anche le procedure di onboarding e le modalità di ricezione della piattaforma, mi sento di avanzare la considerazione che, effettivamente, quello operato da Musk sia stato un altro passo falso.

In poco tempo Twitter ha perso molti dipendenti, decine di migliaia di dollari in inserzioni, buona parte degli utenti più smaliziati, la fiducia degli sviluppatori e la stima di chi tiene a cuore temi come privacy e sicurezza informatica. Restano dentro, oltre agli utenti mainstream, l’universo della politica e dell’informazione, forse il pretesto più ingombrante per restare e continuare a spulciare la piattaforma. Probabilmente Musk avrà una strategia per rompere anche loro e ce la mostrerà a breve. Ad ogni modo, il suo atteggiamento arrogante e disfattista sta generando casualità che, a ora, sembrano lo stiano solo danneggiando.

E, non per lui quanto per Twitter, è un gran peccato.


  1. Shihab Mehboob, sviluppatore di Aviary sta lavorando all’ottimo Mammoth, che con soddisfazione sto usando in beta, e Matteo Villa, sviluppatore di Fenix for Twitter, ha in lavorazione il suo Woolly; altre applicazioni in beta, come Ice Cubes e Tusker, o la stessa applicazione ufficiale di Mastodon, a proprio modo rendono comunque l’esperienza più comoda e gradevole di sole poche settimane fa. C’è molto da fare, e lo stanno facendo in molti: è una buona notizia, comunque la si veda. ↩︎