Comunicare la disinstallazione
L’ho già scritto una volta e, mi rendo conto, in maniera un po’ velata, ma al sottoscritto l’idea che si debba chiedere ai propri dipendenti di rinunciare a tenere una determinata applicazione sui dispositivi di lavoro, TikTok nel caso specifico, è folle.
[…] la Commissione europea ha ordinato al proprio personale di cancellare l’app da tutti i dispositivi usati per lavoro dai dipendenti per «proteggere i dati della Commissione e aumentarne la sicurezza informatica»; il governo americano ha richiesto a tutti i dipendenti delle agenzie federali statunitensi di cancellarla dai propri telefoni di lavoro entro 30 giorni, definendolo «un passo fondamentale per la gestione del rischio che l’app rappresenta per i dati sensibili del governo»; il Canada ha deciso di far rimuovere l’app da tutti i dispositivi forniti dal governo e usati per lavoro perché TikTok presenterebbe «un livello di rischio inaccettabile per la privacy e la sicurezza»
È folle, sia chiaro, non perché TikTok sia inoffensiva in termini di sicurezza, spionaggio e abusi da parte del governo cinese: non sono io in grado di confermare che la misura sia necessaria o meno — anche se, a scanso di equivoci, su un dispositivo aziendale eviterei l’installazione di qualsiasi social network — e se i sospetti sono più di natura politica o tecnologica.
La trovo assurda perché avrei dato per scontato che istituzioni come la Commissione Europe e i governi di Canada e Stati Uniti avessero sistemi di gestione dei dispositivi mobili ( MDM) che obbligassero i dipendenti a tenere installate solo determinate app selezionate, e che non fossero quindi costretti a “suggerire”, “ comunicare” o “ordinare” ai dipendenti di disinstallarle. Credevo, mio malgrado, che potessero agire in maniera indipendente dalla volontà dell’utente tenutario del dispositivo.
Seguendo le orme della Commissione europea e del Consiglio dell’UE, la presidente del Parlamento Roberta Metsola e il segretario generale Alessandro Chiocchetti hanno comunicato a circa 8.000 funzionari che dovrebbero disinstallare TikTok dai dispositivi aziendali come cellulari e tablet entro il 20 marzo.
Se così non è, disinstallare TikTok diventa solo una benda sugli occhi utile a smettere di guardare alla grave mancanza di sicurezza nella gestione dei dati, delle applicazioni, dei contenuti e dell’infrastruttura delle più rilevanti e sensibili istituzioni occidentali.
Folle, dicevo, e molto pericoloso.