Nascosti dai click
Stefano Feltri, in un numero recente della sua newsletter Appunti, parla della chiusura di BuzzFeed News e della fine di una modalità di coinvolgimento dei lettori (ehm) che ha fatto proseliti in passato, ma che adesso sta perdendo di efficacia a causa di TikTok e delle altre piattaforme che tendono a non far uscire gli utenti dal proprio recinto fatato ed economicamente prolifico.
Comunque sta finendo un’epoca, quella dei contenuti pensati per spostare traffico da una piattaforma a un sito, quindi su misura della piattaforma invece che del lettore. […] Prima Instagram poi TikTok hanno dato il colpo di grazia: social pensati come sistemi chiusi, che scoraggiano l’uso dei link perché vogliono trattenere il traffico, non farlo defluire altrove. […] Se non c’è il traffico e manca la pubblicità fondata sui grandi volumi abbinata, che incentivo c’è a produrre contenuti spazzatura? […] Il modello BuzzFeed, fondato sulle piattaforme, ha divorato sé stesso. Nel deserto che sta lasciando, forse, ci sarà spazio di nuovo per contenuti sensati e che cercano di offrire un valore all’utente, invece che limitarsi a solleticare le parti meno razionali del suo cervello.
D’altro canto, però, si stanno nascondendo contenuti dietro newsletter e community chiuse, cercando altri metodi per attrarre utenti e utili, accrescendo altre piattaforme – Substack su tutte, che tra l’altro ha come promessa: A new economic engine for culture.
L’attenzione dell’utente e il profitto che ne deriva, che sia gente impegnata, frivola o salottiera, è sempre il comune denominatore.
Internet ha bisogno dei blog.