Le cose possono vivere sul web
Non so cosa verrà fuori da questo momento, ma spero che più persone si rendano conto che le connessioni umane sono ancora disponibili là fuori. Puoi ancora creare il tuo piccolo angolo tranquillo sul web, fare le tue cose e connetterti lentamente con altre persone. Puoi ancora creare un forum dedicato a qualcosa che ti appassiona e creare una community con altre 50 persone, anche se Reddit va a rotoli. Le cose possono vivere sul web semplicemente perché un numero sufficiente di persone si prende cura di loro e ci dedica tempo e amore. Ed è questo che rende speciale il web.
Sono passati oltre tre mesi dal mio ultimo post. Evidentemente non avevo nulla di interessante da dire. Mi rendo conto che, a guardar bene, forse nemmeno adesso, mentre scrivo, ho qualcosa di interessante da dire. Forse scrivere per non dire non è un’attività utile, ma anche a tacere si dice tanto.
Il blog è rimasto fermo che ne avevo abbastanza: ci sono momenti in cui c’è piacere e altri in cui c’è meno. Oggi ce n’è.
Oggi ce n’è e quindi due parole, per dire che sono vivo – è una buona notizia, direi – e che la sto vivendo. E che mi informo lo stesso, senza commentare; e che scrivo senza pubblicare; e che mi impegno senza darlo a vedere; e che socializzo senza condividere. E che di AI, basta per un po’. Anzi no, perché poi oggi quella c’è, oltre il resto.
E poi perché questo post di Manuel – scoperto grazie all’amico Nicola – m’ha dato una buona motivazione. Ci tenevo a ringraziarlo.