Scogliere i garbugli
Il mondo in cui viviamo è complesso, con problemi complessi e soluzioni complesse da ideare e da adottare.
Spesso, molto spesso, dietro una scelta, piaccia o non piaccia, ci sono settimane, mesi o anni di progettazioni, riflessioni, sperimentazioni, valutazioni e simulazioni con esperti di settori primari e laterali affinché le possibili alternative vengano prese in considerazione e gli eventuali inconvenienti stimati e ponderati. A volte si sbaglia, ma sugli errori ne abbiamo già detto.
Spesso, sempre più spesso, si incrociano — non solo online — esposizioni di soluzioni semplici e superficiali ai problemi di cui sopra. Spesso, ancora più spesso, le stesse esternazioni hanno il tono arrogante e presuntuoso di chi la sa lunga, di chi ha la verità in tasca e sa per certo che gli esperti non gliela raccontano giusta.
Questa capacità di semplificare incoscientemente il complesso si è palesata con insistenza nei primi anni della pandemia da Covid-19, ma ancora la leggo relativa alla guerra in Ucraina, al cambiamento climatico, alla ricerca di lavoro, all’inflazione e a migliaia di altre vicende confuse e difficili che complicano le nostre vite e quelle del nostro universo, sulle quali in molti hanno la risposta semplice, limpida ed evidente. Risposta che, oltre loro, è ignorata dai più.
Ecco, non so te, ma io invidio la loro capacità di sciogliere i garbugli.