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Che piacere

In questo processo di progressivo allontanamento da Google, uno dei servizi che mi sono lasciato alle spalle, ma che avevo già abbandonato da tempo, è stato Gmail.

Considero Gmail, ancora a oggi che non lo uso oramai da tanto, uno dei migliori servizi di posta esistenti. Purtroppo l’intromissione di Google nelle mie comunicazioni private è stato il principale di due motivi che me ne hanno fatto disaffezionare. Il secondo, ma è solo colpa mia, era l’inaffidabile e insicuro accrocchio che avevo messo in piedi per inviare e ricevere posta da Gmail con i miei domini personali — pur di non attivare una sproporzionata, per l’uso che ne faccio, sottoscrizione a Google Workspace.

Già da un po’ mi ero spostato sui sereni ed economici lidi di Apple iCloud+ che, a un prezzo francamente ridicolo, offre la possibilità di gestire la posta con dominio personalizzato. Il servizio di Apple è però un giocattolo: soffre di parecchie inefficienze, pecca di scarsità di funzioni e provoca tanta prurigine a causa di inceppamenti periodici. Mail.app, poi, non ne parliamo, non è un client email: è un disguido.

Vero è che della mia posta personale faccio un uso molto disimpegnato, ma nemmeno potevo mortificare, con così tanta insistenza, le mie missive.

Spinto dai tanti commenti positivi, dagli ottimistici suggerimenti ricevuti e dalla massiccia adozione curiosata tra i blogger che hanno pubblicato le proprie defaults app, ho finalmente deciso di scegliere altro, atterrando su Fastmail.

Ho avviato dapprima un test con un account gratuito, poi l’ho provato per un mese intero con dominio associato e infine ho sottoscritto un abbonamento di due anni, infatuato perso del servizio.

Funziona molto bene, ha una web app che non ha niente da invidiare a Gmail, un’app mobile parimenti notevole e un’attenzione alla privacy1 che con altri servizi è quanto meno difficile, il tutto a un prezzo ragionevole e responsabile.

Questa non è una recensione e non ne elenco tutte le caratteristiche, sono tranquillamente leggibili sul loro sito, ma, se dovessi segnalare una cosa utile, una sola, oltre alle scontate2 funzioni di snooze, scheduling e rules, direi la possibilità di avere alias illimitati per le varie sottoscrizioni (cosa che fa anche Apple) con la possibilità di personalizzare nome e dominio (cosa che, invece, non fa anche Apple).

Insomma sono contento, ho la posta al sicuro e impreco molto meno: sono finalmente in pace con le email, con me stesso e col calendario.


  1. Lo so bene che esistono servizi email costruiti aderendo strettamente al concetto di privacy, ma per l’uso che faccio della posta privata, Proton o TutaNota mi sembravano un po’ un eccesso. ↩︎

  2. Oggi sono scontati, anni fa dovevo abbonarmi a Boomerang for Gmail per usufruirne. ↩︎