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Altre cose di cui scusarsi

Secondo notizie pubblicate di recente, nel 2013 Facebook ha concesso a Netflix la possibilità di accedere ai messaggi privati dei propri utenti.

Entro il 2013, Netflix aveva iniziato a stipulare una serie di accordi “Facebook Extended API”, tra cui un cosiddetto accordo “Inbox API” che consentiva l’accesso programmatico di Netflix alle caselle di posta dei messaggi privati degli utenti di Facebook, in cambio del quale Netflix “fornirebbe a FB un rapporto scritto ogni due settimane che mostra i conteggi giornalieri degli invii di raccomandazioni e dei clic dei destinatari per interfaccia, iniziazione della superficie e/o variante di implementazione (ad esempio, Facebook rispetto ai destinatari delle raccomandazioni non di Facebook).

Nel 2016, inoltre, Facebook ha curiosato nel traffico tra Snapchat e i propri server, decrittografando dati rubati attraverso l’uso di una propria VPN offerta anche pagando gli utilizzatori, con l’intento di capire il comportamento degli utenti, competere con il social network di Snap e ottenere un vantaggio competitivo.

Alcune piccole e brevi considerazioni a riguardo:

  1. di Zuckerberg non bisogna fidarsi;
  2. a Meta non bisogna credere;
  3. dai loro prodotti bisognerebbe stare alla larga;
  4. il mondo delle big tech è un mondo di merda.

Possiamo scegliere cosa usare e c’è tanto di meglio tra cui scegliere. Per quanto possibile, evitiamo i peggiori.