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Arcade a mia figlia

Ho deciso di introdurre mia figlia ai videogiochi. L’ho fatto un po’ perché me ne è arrivata da lei, sempre meno fioca, la richiesta, e un po’ perché non voglio che resti fuori dalla comprensione (certamente parziale) di un universo legato a un medium oggi un po’ bistrattato da molti adulti e da chi usa approcci meno, ehm, nerd alla vita. Tra l’altro, un universo che a distanza mi sembra occupato principalmente da ragazzi, ma questa è un’altra storia.

Tra le soluzioni che ho sondato, tralasciando gli emulatori perché sì, belli, ma i giochi devono piacere soprattutto a lei e non a me, ho voluto scegliere qualcosa che più o meno riuscisse a ricadere in queste specifiche:

  • ad abbonamento, perché non voglio pagare per singolo gioco decine di euro ma avere una scelta ampia dalla quale pescare;

  • niente pubblicità o stimoli all’acquisto prima o durante il gioco;

  • scelta diversificata, così che si possa crescere, in questo ambito, cambiando via via tipologia di giochi e di complessità;

  • possibilità di giocare esclusivamente sulla TV – o con una mobilità non troppo palese che io posso decidere, in qualsiasi momento, di adottare o meno (leggasi: niente cose che lei possa chiedermi di usare al ristorante);

  • costo non esagerato.

E la scelta, dopo un po’ di letture, di confronti e di test, è ricaduta1 su Apple Arcade.

Ci sono decine di giochi, nessun titolo particolarmente famoso o blasonato ma svariate tipologie di distrazioni, tra cose simpatiche, seriose, noiose, allegre, da portarci pazienza o fare velocemente.

Non sono mai stato un videogiocatore provetto e il titolo con il quale ho giocato di più nella mia vita è stato Sensible Soccer, venti anni fa: non sono quindi la persona giusta per fare una recensione seria e approfondita. Posso però dire che a mia figlia i giochi piacciono, si diverte – ci divertiamo – e cambiamo spesso titolo appena ci viene noia2.

Quando ci saremo scocciati dismetterò l’abbonamento e via, esperienza terminata: ne sarà valso certamente il costo speso fino ad allora. Intanto, buon divertimento a noi.


  1. È chiaro che ho scelto Arcade anche e soprattutto perché ho solo dispositivi Apple, non ho PC o smartphone Android, e perché già avevo un abbonamento a iCloud+ che ho esteso ad Apple One. L’upgrade non mi è costato tantissimo rispetto a come stavo già organizzato, e non ho dovuto prendere hardware che, in caso l’esperienza fosse stata negativa, mi sarebbe rimasto sul groppone (se non questa Apple TV 4K Wi-Fi che comunque era nel mio carrello da prima di intraprendere la nuova esperienza videoludica di famiglia). ↩︎

  2. Giochiamo solo di sabato e di domenica e solo per qualche ora. Per adesso, l’accesso alla game zone è limitato. ↩︎