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Non sta poi così tanto bene

Vuoi guardare il trailer di un film in uscita su YouTube, ma prima devi guardare un annuncio. Quindi guardi un’anteprima del trailer stesso. Poi guardi il trailer, che è letteralmente un’altra pubblicità. Quando finisce, viene visualizzato un nuovo trailer, con una nuova pubblicità all’inizio.

La prima pagina dei risultati di Google contiene collegamenti a pagine che hanno estratto altre pagine per informazioni da altre pagine che sono state recuperate per informazioni. Tutte le fonti sembrano ricollegarsi l’una all’altra. Non c’è origine. Le foto sulla pagina sembrano strane. Le mani sono sfigurate. Non c’è credito per l’immagine.

[…] Vuoi guardare un programma TV di quando eri giovane, quindi controlli un servizio di streaming, ma non c’è, quindi controlli un secondo servizio di streaming ma non c’è, quindi controlli un terzo servizio di streaming e non c’è. Lo cerchi su Blu-ray ma non esiste, quindi lo cerchi su DVD ma è fuori stampa. Trovi un venditore su eBay che ce l’ha, ma l’elenco risulta ambiguo sul fatto che si tratti dell’oggetto reale o di una copia bruciata. Invii un messaggio al venditore e lui risponde con una risposta automatica ringraziandoti per il tuo interesse.

[…] Airbnb ti addebita una tassa di pulizia di $ 150, ma insiste che il posto debba essere lasciato immacolato. Verrà addebitato un costo se la biancheria da letto non è stata rimossa e la lavastoviglie non è stata svuotata.

Aderendo agli stessi arzigogoli in cui è incappato e ne ha scritto Gregory Bennett – che, tra l’altro, mi hanno fatto ridere molto – confermo che, come scrive correttamente Manuel1, il web non sta morendo, ma che nemmeno stia poi così tanto bene mi pare evidente. Purtroppo.


  1. ❝Il web non sta morendo. L’unica cosa che sta lentamente morendo è lo spirito, la mentalità che ha reso il web un posto così meraviglioso da cui cominciare.❞ — Manuel Moreale, The web is not dying ↩︎