Peccati originali
Siamo sicuri, allora, di aver individuato correttamente il peccato originale nel momento in cui si inizia l’addestramento delle ia con materiale protetto da copyright? E se il peccato originale fosse, invece, aver deciso che il meglio della produzione culturale e scientifica dell’umanità vada messo dietro al recinto del copyright? Se vogliamo che queste macchine ci servano al meglio dovremmo pretendere che imparino dal nostro meglio. E, ancora una volta, che siano accessibili e aperte.
Alberto Puliafito, nella sua newsletter su Internazionale, pone un dubbio legittimo e sul quale si possono fare mille riflessioni.
Semplifico e banalizzo: è stato meglio lucchettare il materiale migliore dell’umanità dietro gabbie eccessivamente protezionistiche fatte di diritti d’autore e proprietà intellettuali o che le AI delle grosse aziende tecnologiche siano state addestrate pescando a strascico e frodando i proprietari di questi diritti, consumando anche dati che non avrebbero potuto, ma che adesso ci restituiscono sotto forma di contenuti generati?