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Evernote sta forzando i propri utenti a sottoscrivere un piano a pagamento se hanno più di 50 note, limitando quelli che hanno decine di note salvate (e che, probabilmente, lo usano da più tempo).

Vivo in Italia, e come un qualsiasi ragazzo italiano degli anni ‘80, a scuola non ho studiato un buon inglese.

Mia figlia pratica judo. L’ho praticato anche io da ragazzo, e sono contento lo faccia.

Il mio primo Kindle, quello con la tastiera fisica, il Keyboard (la creatività sui nomi, in Amazon, devono averla imparata dopo, a seguito di qualche acquisizione) lo comprai nella primavera del 2011.

La Casa Bianca e il Pentagono hanno le mani legate da Elon Musk e non possono rompere con lui.

La Francia sta investendo su Mistral, società che ha l’ambizione di diventare il punto di riferimento per l’AI europea, ambizione in qualche modo forzata anche da altri interessi finanziari continentali.

Adoro i font minospaziati e per tanto tempo, per scrivere o leggere contenuti per i quali posso personalizzare l’esperienza di lettura (tipo i miei feed o i post archiviati), ho usato il font JetBrains Mono di JetBrains, società di sviluppo software e applicativi di produttività per sviluppatori.

Non lo so se ce l’hai presente, quel momento in cui nei film bisogna avviare un attacco o un agguato e il più alto in grado intima di aspettare il nemico che avanza, che non è ancora il momento, non adesso, non adesso, non adesso… ora!

Mi è capitato più volte, e in Italia l’ho vista pubblicata sui blog dell’amico Nicola e di Andrea Contino, di incrociare link a post con una lista di applicazioni, organizzate per categorie, che elencano i software e i servizi web preferiti dai blogger che la pubblicano.

Quando devo fare una telefonata tendo a tirarmi da parte per non essere ascoltato e per non dar fastidio.