Invernale, per non dir peggio

Sono oramai quasi cinque anni che periodicamente, prima più spesso ora un po’ meno, vado su e giù per la Penisola, dove su è Milano e giù è la provincia di Caserta. Il mio rapporto con i treni è abbastanza fisico: conosco i posti migliori in cui sedere, i bagni da non frequentare e anche il verso delle porte USB per inserire i cavi nelle prese dedicate al primo colpo. Passare oltre quattro ore in treno non è più frustrante come le prime volte e, lavorando o facendo altro, il tempo passa in una maniera che a volte, addirittura, mi sembra veloce. Ma il mood, il mio umore ogni volta che parto, ogni volta che lascio una parte di me a casa e vado a cambiare me stesso e a ricoprire un ruolo che da giù è meno intenso, il mio mood è un po’ quello di questo scatto. Invernale, per non dir peggio.

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