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dipendenti

2024


Onboarding fastidiosi

Con il suo più recente annuncio, Microsoft ha introdotto gli agenti Copilot, dei modelli di AI che possono agire come fossero dipendenti virtuali e svolgere compiti in maniera automatica.

2023


Materiale superfluo

Microsoft, Meta, Amazon, Google e PayPal hanno licenziato migliaia di dipendenti che non sono stati altro che meri strumenti funzionali alla loro crescita. Strumenti che, al raggiungimento dell’obiettivo o all’evidenza del suo fallimento, non sono più necessari.

2018


Tutti comunichiamo e dovremmo sapere come farlo

La settimana scorsa mi trovavo fermo in auto in attesa che un’area di sosta si liberasse e mi fosse possibile parcheggiare, segnalando il mio intento con le quattro frecce attive e la retromarcia innestata. Un motociclista, non appena l’altra ha sbloccato l’accesso alle strisce, si è apprestato arrogantemente ad occupare il mio posto (me lo ero conquistato con minuti di noia e pazienza!) lasciandomi a metà manovra e rischiando di prenderlo in pieno. Il centauro in t-shirt è sceso dallo scooterone, ha gesticolato qualcosa nei miei confronti come risposta alla suonatina di clacson ed è entrato nella tabaccheria di fronte. L’uomo aveva stampato sul petto, in bella evidenza, il logo di un’azienda nostra cliente. Ne era, visibilmente, un dipendente.

Il team diversificato e le competenze non convenzionali

Sono un informatico per formazione e inclinazione, ho lavorato nell’ambito dello sviluppo (prima) e della consulenza (poi) preferendo sempre un approccio poco accademico e quanto mai ortodosso alle soluzioni tecnologiche. Non ho perciò mai avuto parecchie difficoltà a partecipare ai brief creativi della nostra azienda, a contribuire con proposte poco conservatrici verso i precetti di branding e di comunicazione B2B, più razionali e analitiche che promozionali. Ho sbagliato, ho imparato, mi sono confrontato, ho partecipato, ho rubato, ho studiato e ancora studio, ma la mia formazione eretica mi ha permesso di contribuire con un punto di vista meno astratto e più pratico.

I limiti che liberano la reputazione di una brand

Spiegare ad un’azienda l’importanza della cura della propria immagine non è un impegno semplice. Tutti i membri attivi di una complessa macchina aziendale, a prescindere dal ruolo e dalle responsabilità, dovrebbero tenere a cuore la percezione dell’immagine della realtà in cui lavorano, del marchio che rappresentano confrontandosi con l’esterno, della reputazione della propria azienda con clienti, fornitori e terzi: non succede mai.