libri

Kevin Wammer ha recensito sul suo blog il Boox Palma, prodotto che non conoscevo e che ora devo assolutamente dimenticare per placare la mia capitalistica sete di acquisto.

Una volta, da qualche parte, lessi un commento che lo definiva “un uomo chiamato storytelling” o qualcosa del genere: Francesco Costa riesce a trasformare in racconto anche una noiosa domenica pomeriggio passata sul divano a guardare un programma per famiglie, figurati il resto.

Napoli non la conosco benissimo. Mi mancano un sacco di informazioni, di luoghi, di persone e di riti.

Nel 2001 avevo diciotto anni. Ero stato a Napoli, nel marzo di quell’anno, per la prima grande manifestazione “no global” in Italia.

Stavo leggendo l’estratto del libro Four Thousand Weeks, di Oliver Burkeman, giornalista e scrittore molto popolare tra chi mastica su produttività e crescita personale, tradotto molto spesso anche su Internazionale.

Che essere governati è sempre una grande inculata anche quando ti fanno i regali, come diceva quello là.

Se ne andò senza neanche salutare, perché spesso gli uomini che hanno i coglioni per andarsene non li hanno poi per dire grazie, o semplicemente addio.

Nella Fattoria degli animali di George Orwell a un certo punto si stabilisce che tutti gli animali sono uguali.

Nel 2023 ho letto 14 libri. Ho letto poco e in pochissimi momenti, anche perché le occasioni nelle quali potevo leggere le ho dedicate ad altro.

Il mio primo Kindle, quello con la tastiera fisica, il Keyboard (la creatività sui nomi, in Amazon, devono averla imparata dopo, a seguito di qualche acquisizione) lo comprai nella primavera del 2011.