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social networks

2023


Unconventional

Non ricordo esattamente in quale punto, ma crescendo c’è stato un momento in cui la TV non era più una cosa a casa mia.

Vivo, morto X

Musk, da quando ha acquistato Twitter e l’ha trasformato in un catino arrugginito da veleno e vomito, si è attirato addosso critiche e risentimento da parte di chi, da par mia con buona dose di ragione, lo considera un matto, un esaltato, un fascista, un’ipocrita e, non di meno, un viziato.

Bancarelle

Non lo so se Erry fosse “un supereroe come Zorro”, certamente ha aiutato me e tanti altri squattrinati a conoscere artisti e dischi che altrimenti non avremmo mai potuto.

Pretese #12

Sui tagli delle big tech e su Netflix, che ce l’ha con le famiglie, e sui social network dove ci comportiamo come uccelli in uno stormo; sui DNS, la sicurezza, la privacy, e su Google che nasconderà Internet, ma anche sui siti web personali e, per finire, sul mondo che, grazie alla tecnologia, è un posto migliore.

2022


L'inferno delle verità

Dall’elaborazione del lutto all’elaborato del lutto. Dal ricordo alla condivisione sui social network per farne engagement e intrattenimento. L’ostentazione del dolore come metodo per superarlo. Non è il paradiso.

Meglio i caviomorfi

Nel 1954 il ricercatore Muzafer Sheridan condusse un (divenuto poi) famoso esperimento di psicologia sociale: voleva provare il comportamento comunitario di due gruppi, come si formano lealtà e come facilmente si possa trovare un pretesto per litigare.

2019


Lo vedo che sei in casa

Sempre più persone usano applicazioni per condividere la propria posizione in maniera continuata con una ristretta cerchia di amici o con la famiglia.

Chissà se esisti davvero

Un annetto fa scrissi un post dal titolo “I siti web non servono a niente”. Il concetto era: se per la tua azienda metti online un sito web fatto male, con contenuti incorretti, scritti coi piedi o poco coerenti con la realtà, senza aggiornamenti né una strategia digitale a supporto, il tuo sito web è come un biglietto da visita chiuso in un cassetto: inutile.

Non è una Internet per giovani

Gli anziani stanno rompendo il mondo a causa di Internet. Sono perlopiù analfabeti digitali, si fanno truffare facilmente, credono alle bufale e seguono siti e account social che diffondono notizie evidentemente false. Votano e voteranno per molti anni ancora e - essendo mediamente più ricchi dei giovani - partecipano economicamente in maniera importante alle elezioni. Sono potenti e in collera e stanno influenzando pericolosamente la nostra società.